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3 martedì Avvento 18 dicembre

Liturgia della Parola > Avvento > 3 settimana Avvento
3 martedì Avvento
18 dicembre

Dio, attraverso il profeta Geremia, aveva promesso che a Davide avrebbe suscitato un germoglio, e il brano del Vangelo odierno ci mostra proprio la realizzazione di questa promessa, e ci descrive che Giuseppe è chiamato a diventare padre di questo "germoglio", Giuseppe deve diventare padre di Gesù.
"Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo": quello che avviene in Maria è opera dello Spirito Santo. Giuseppe, che è uomo giusto, uomo di fede, viene a conoscere che Maria, sua sposa promessa, è incinta non da lui e non sa cosa fare. Non crede che Maria l'abbia tradito, ma non sa spiegarsi umanamente che cosa sia successo e allora cerca di trovare una soluzione che sia indolore per Maria: la soluzione è quella di ripudiarla in segreto e non pubblicamente, perché Maria non sia accusata di adulterio.
Giuseppe non sa come deve comportarsi, però Dio in sogno gli rivela che quello che è accaduto in Maria è opera dello Spirito Santo, e invita Giuseppe a prendere Maria come sposa, perché Maria deve generare l’Emmanuele, il “Dio con noi”
Il Messia tanto atteso è arrivato e Giuseppe deve di essere il padre terreno di Gesù. Giuseppe obbedisce al Signore e fa ciò che gli aveva ordinato l'angelo, prendendo con sé Maria sua sposa.
Impariamo anche noi da Giuseppe, e apriamoci alla volontà di Dio che spesso è diversa dalla nostra. Per accogliere sempre la volontà di Dio, il nostro cuore deve essere in dialogo continuo con Lui, attraverso la nostra preghiera, il nostro dialogo continuo con Lui e con la nostra riflessione: Dio deve essere sempre presente nella mia vita e nei miei pensieri.
Altrimenti il Natale che celebreremo sarà solo una festa esteriore che forse ci farà piangere, vedendo il bambino nella grotta, ma che ci lascerà con il cuore vuoto perché non abbiamo incontrato e accolto la novità di Dio, che è Gesù Cristo.

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