Esaltazione della Croce - Sito di don Antonello

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Esaltazione della Croce

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Esaltazione della Croce

In questo ultimo periodo abbiamo parlato spesso della Croce, quando Gesù ha annunciato ai suoi apostoli che a Gerusalemme avrebbe sofferto molto e sarebbe stato crocifisso, suscitando grande perplessità in Pietro che non gradiva questa situazione. Ma Gesù dice che per essere suoi veri discepoli dobbiamo prendere la nostra croce sulle spalle, se vogliamo veramente seguirlo: dobbiamo prendere la croce e non sopportarla. Domenica scorsa abbiamo parlato della croce e della sofferenza che c'è nel vivere all'interno di una comunità, nella quale dobbiamo anche avere il coraggio di correggere il nostro fratello che sbaglia. E questo è croce, sofferenza.
E oggi celebriamo la Festa della Esaltazione della Santa Croce. Noi cristiani abbiamo grande venerazione della Croce: ci tracciamo continuamente il segno della Croce (la mattina quando ci svegliamo, durante le celebrazioni, in tante altre occasioni), qualcuno ce l'ha appesa nella catenina al collo, l'abbiamo nel comodino …, perché per noi la Croce è strumento di salvezza. Nel Prefazio troviamo queste parole: "Nell'albero della Croce, Tu hai stabilito la salvezza dell'uomo, perché donde sorgeva la morte, di la risorgesse la vita". La Croce è stata messa da Dio come salvezza per tutti quanti gli uomini: la nostra salvezza è passata e passa attraverso la Croce di Gesù Cristo, e la nostra salvezza passa anche attraverso la nostra croce, se la accettiamo pienamente e con fede. Questa è una grande opera di Dio, che ci ha redento attraverso la croce di suo Figlio Gesù.
Nel brano del Vangelo troviamo che Dio "ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna": noi e Dio non siamo lontanissimi, ma c'è un punto che ci unisce: è l'amore. Ha tanto amato. "Amare tanto" è una realtà di Dio, e deve essere anche una realtà dei veri figli di Dio, deve essere anche una nostra realtà, se vogliamo essere veri figli di Dio. Dobbiamo amare tanto. Quando noi uomini amiamo tanto, in quel momento stiamo facendo una cosa divina, perché ci comportiamo come dei veri figli di Dio. Amare tanto.
Ci ha amato tanto perché noi, credendo in lui, non andiamo perduti, ma abbiamo la vita eterna. Se anche noi entriamo in questo spazio divino "dell'amare tanto" e diamo fiducia a Cristo, allora abbiamo la vita eterna, abbiamo la vita piena in Dio.
Noi, guardando la croce di Cristo, accettando e accogliendo le nostre croci, restando uniti alle sue sofferenze, parteciperemo alla Vita Nuova in Dio, che è una vita di amore e di pace.
In questa Liturgia eucaristica stiamo attualizzando il sacrificio della Croce: chiediamo la grazia di conoscere e amare Gesù Crocifisso che è Risorto attraverso la sua Croce.

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