Maria Madre di Dio
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Maria, Madre di Dio
Quando iniziamo un nuovo anno tutti noi abbiamo dei sogni, speriamo sempre in un futuro migliore. Speriamo nella salute, nel lavoro, nel benessere, nella tranquillità e nella serenità, e speriamo sempre nella pace, nella pace tra di noi e nella pace tra le nazioni: oggi è la giornata mondiale della Pace, pace che è sempre cercata, ma che spesso viene contrastata e rifiutata, perché è sempre presente il desiderio di dominare sugli altri, il desiderio di avere il primo posto ed essere superiori a tutti. E oggi iniziamo questo nuovo anno sotto il segno della benedizione e sotto lo sguardo materno di Maria.
È molto importante iniziare e vivere questo nuovo anno, illuminati dalla benedizione che Dio concede a Mosè, ad Aronne e a tutto il popolo, e che elargisce anche a tutti noi: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Deve essere questo l’augurio migliore che rivolgiamo agli altri: la benedizione del Signore. Davanti alle incertezze del nostro futuro possiamo solo augurarci la bontà e la benedizione del Signore nei nostri confronti. E questa benedizione si è già realizzata, perché Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore, si è incarnato per ciascuno di noi.
Nel brano della Lettera ai Galati, Paolo ci ricorda che è la Provvidenza, che è Dio che ha deciso che suo Figlio Gesù venisse nel mondo perché tutti noi ricevessimo l’adozione a figli e potessimo rivolgerci a Lui chiamandolo “Abbà! Padre!”: non siamo più schiavi del male, ma siamo figli di Dio, e, per grazia di Dio, siamo eredi della vita nuova.
Come aiuto per vivere meglio questo nuovo anno, il Vangelo ci presenta l’immagine dei pastori e di Maria Santissima. Il primo giorno di questo anno, siamo invitati a riflettere su come è stata la nostra vita, su come è ora e su come dovrebbe diventare. Oggi si cerca anche di dominare lo spazio: si raggiunge la Luna, si vuole arrivare a Marte, in poche ore percorriamo migliaia di chilometri, lo spazio è pieno di tanti strumenti che vagano nell’universo a grandi velocità. Ma il tempo non riusciamo a dominarlo, non possiamo neppure sapere cosa ci accadrà in questo giorno. E allora, cosa dobbiamo fare nel corso di quest’anno che ci è donato?
Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento dei pastori, che sono stati pronti ad accogliere la Parola di Dio e hanno abbandonato le loro sicurezze e le loro paure, e, nella notte, sono andati a vedere questo “segno” che gli angeli avevano annunciato, e in quel Bambino hanno riconosciuto il Signore del cielo e della terra, hanno riconosciuto il Messia che era atteso, e hanno lodato Dio.
All’inizio del nuovo anno, la Chiesa, attraverso la solennità di Maria, Madre di Dio, pone tutti noi sotto lo sguardo materno di Maria, e ce la presenta come modello della nostra vita, e che siamo invitati a seguire già dall’inizio di questo nuovo anno. Il vangelo ci dice che “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”: Maria pensa a tutte le cose che accadono intorno a Lei. Sono cose preziose quelle che stanno accadendo in Lei, la nascita di Gesù, l’omaggio dei pastori, successivamente l’adorazione dei Magi, e Maria, in queste realtà, vede che Dio è presente nella sua vita; e conserva tutte queste realtà nel suo cuore. E si confronta continuamente con la Parola di Dio; e la Parola di Dio rischiara, illumina ogni cosa e mostra quale è il significato segreto del progetto di Dio.
Se questo nuovo anno lo affrontiamo con l’entusiasmo che hanno avuto i pastori, e se lo viviamo con la fiducia che ha avuto Maria, che riflette e contempla la realtà di Dio che nasce tra noi uomini, allora, niente potrà spaventarci in quest’anno, e sapremo accogliere Dio che continua a parlarci e che vuole stare con noi.