Domenica delle Palme - Sito di don Antonello

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Domenica delle Palme

Liturgia della Parola > Tempo di Quaresima
Domenica delle Palme e della Passione

Al Salmo responsoriale ripetiamo varie volte “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. In questo periodo nel quale siamo vittime della epidemia, forse anche noi ci sentiamo abbandonati da Dio che non interviene a risolvere questo problema.
Oggi la Liturgia ci mostra quello che è l’atteggiamento di Dio nei confronti dell’uomo e quello che è il nostro atteggiamento nei confronti di Dio. È la domenica delle palme, che ci ricorda la gioia e i sentimenti di festa che ha il popolo nei confronti di Gesù al suo ingresso a Gerusalemme, seduto sopra un asino, ed è la domenica della Passione, perché questo popolo che lo ha osannato, ora lo rifiuta e chiede la sua morte sulla Croce.
È questa anche la nostra vita, è lo stesso atteggiamento che abbiamo anche nei confronti di Gesù e di Dio. Quante volte anche noi abbiamo lodato ed esaltato Dio, Gesù, come ha fatto il popolo ebreo, e subito dopo lo abbiamo condannato a morte, attraverso il nostro peccato? Senz’altro, in mezzo al popolo, c’eravamo anche noi a lodare il Signore, a fare festa per lui, ed eravamo presenti anche a condannarlo.
Spesso abbiamo fede nel Signore, ci affidiamo a Lui e siamo disposti a fare la sua volontà, ma subito dopo qualcosa si chiude e iniziamo a dubitare del suo amore e temiamo che Lui abbia perso il controllo della nostra storia, e piano piano arriviamo alla disperazione.
Anche Gesù si è trovato nella sofferenza, nel dolore, quasi nel sentirsi abbandonato anche dal Padre, ma non ha mai avuto un atteggiamento di disperazione, anzi ha dato un senso, un significato alle ore tragiche che stava vivendo, come ci spiegano la prima lettura, il Salmo, la seconda lettura e il brano della Passione secondo Matteo: Gesù obbedisce fiducioso alla volontà del Padre, non si tira indietro dal suo compito, accetta di essere umiliato, sicuro che Dio libera colui che egli ama. Dio non abbandona il suo fedele.
Il grido di Gesù sulla Croce, “Dio mio, Dio mio, perché mi ha abbandonato”, ci aiuti a liberarci da tutto quello che ci impedisce di essere in relazione con Dio, e ci faccia capire che il Signore vuole essere con noi anche nella sofferenza e che vuole che restiamo con Lui, senza cadere nella disperazione. Anche quando ci troviamo nella Croce, Dio Padre non ci abbandonerà, come non ha abbandonato Gesù, il Figlio, morente in Croce.
Entriamo e viviamo con fiducia la Settimana Santa, che oggi iniziamo.

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