LPQC Giovedì dopo Ceneri - Sito di don Antonello

Nel nostro cammino quaresimale che abbiamo iniziato ieri con l'imposizione delle Ceneri sul nostro capo, siamo invitati a seguire Gesù, perché tutti abbiamo la "vocazione" alla santità. Seguire Gesù significa "andare dietro" a lui, accettando di non avere altre strade, di non avere altre mete se non la strada e la meta che sta percorrendo Gesù. E Gesù, lo sappiamo, cammina "decisamente" verso Gerusalemme, verso il luogo in cui la sua vita troverà il suo epilogo con la passione, morte e resurrezione, che è un dono d'amore.

Anche noi siamo invitati a camminare, come ha fatto Gesù, verso la nostra "Gerusalemme", cioè siamo chiamati a donare la nostra vita per gli altri. E per fare questo dobbiamo rinnegare noi stessi e prendere la nostra croce. Siamo invitati, dunque, a rinnegare noi stessi, le nostre idee, la nostra mentalità, per accogliere il Signore e poterlo seguire veramente, sapendo prendere sulle nostre spalle la croce di ogni giorno, la croce personale, la croce dei nostri familiari, la croce dei nostri amici, la croce della nostra comunità, facendo anche noi questo cammino insieme a Gesù, che è un cammino che ci porta alla risurrezione, alla vita nuova.

Rinnegando noi stessi impariamo a non ascoltare, a non idolatrare il nostro modo umano di sentire, di pensare, di vedere, per aprirci a di Dio. Dobbiamo scegliere di rinnegare i nostri istinti egoistici per imparare il comandamento nuovo dell'amore. Il rinnegamento che Gesù ci chiede, è quello di rinnegare di vivere la nostra vita senza Dio, senza limiti, ci chiede di rinnegare di voler essere "liberi", come si dice oggi. Gesù, con la sua vita e le sue parole, ci insegna che la libertà non è assecondare ogni nostro desiderio, istinto o voglia. Questa, in realtà, non è libertà ma è schiavitù. La vera libertà è fare il bene, verso se stessi, verso gli altri, verso il creato. Libertà è scegliere liberamente e responsabilmente di fare il bene, sempre, anche se costa.

Il rinnegamento che Gesù ci chiede è rivolto proprio a questa parte di noi, che vuole "liberarsi" di tutto e di tutti per assecondare solo per assecondare il nostro egoismo.