2 A Venerdì
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2 venerdì Avvento
Anche al tempo di Gesù, ci sono state alcune vicende di rifiuto di Dio, tra cui la decapitazione di Giovanni il Battista, avvenuta ad opera di Erode, il progressivo allontanamento del popolo da Gesù, e l'ostilità sempre crescente delle autorità religiose nei suoi confronti, e queste tre situazioni hanno portato Gesù ad affermare: "A chi posso paragonare questa generazione?". È una domanda che non riguarda solo gli uomini del tempo di Gesù, ma riguarda anche noi. Dobbiamo, sentirci interpellati, perché siamo come bambini che sono sempre insoddisfatti: non sappiamo ballare al suono del flauto e non sappiamo piangere al canto di un lamento. Non ci va bene niente. Siamo sempre insoddisfatti di tutto: insoddisfatti della nostra vita, per la nostra malattia, della nostra solitudine … Non ci va bene niente, perché non stiamo bene noi!
Non sappiamo riconoscere la presenza di Gesù, del suo amore, all'interno della nostra storia personale, comunitaria, universale. Dobbiamo essere aperti per saper leggere i segni dei tempi, e scoprire la novità di Dio. Dice Gesù che è venuto Giovanni che non mangia e non beve, austero, tutto dedito alla prudenza e all'osservanza della legge e dite: "È un indemoniato"; sono venuto io che mangio e bevo, e dite: 'ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori!'.
Come possiamo accorgerci di colui che viene, se non ci liberiamo dai nostri pregiudizi, se non mettiamo in discussione le nostre idee e le nostre convinzioni, e non ci convertiamo? Di fronte al Regno che arriva è necessario che crediamo e che ci convertiamo. Non possiamo vivere l'Avvento senza una conversione continua. Altrimenti questo tempo è solo tempo che passa e inesorabilmente ci porta alla morte senza che abbiamo incontrato il Messia.
In questi giorni che ci separano dal Natale, accogliamo il Signore rinunciando alle realtà umane, con la gioia nel cuore, anche se ci troviamo in mezzo alle sofferenze e a tante preoccupazioni.