LPQ 1 sabato
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1 sabato Quaresima
Dio vuole che nessuno si perda. La gioia di Dio è quando i suoi figli imitano tutte le sue virtù. Chi è veramente figlio di Dio? Siamo figli di Dio se cerchiamo di essere suoi imitatori, specie nell'amore universale, soprattutto verso i nemici e verso i persecutori.
Dio nostro Padre, ogni giorno fa sorgere il suo sole sui giusti e sui cattivi, suoi buoni e sui malvagi, perché il suo amore è per tutti gli uomini, senza fare alcuna distinzione tra le persone. Se Dio è questo amore che si dona sempre, a tutti, senza alcuna preferenza di persone, può il cristiano discostarsi da un Amore universale verso tutti? No! Se non abbiamo anche noi questo amore universale verso tutti, come Dio, non siamo dei veri figli di Dio, perché non abbiamo l'Amore di Dio, ma dentro di noi, nel nostro cuore, abbiamo l'odio, la vendetta, il non saper perdonare.
Il vangelo di oggi ci chiede di imitare la perfezione dell'amore e della misericordia del nostro Padre celeste, che è pronto ad accogliere tutti e gioisce quando i suoi figli seguono il suo esempio. Dobbiamo amare tutti, anche quelli che sparlano di noi, che ci ingannano, che hanno risentimenti verso di noi.
Amare chi ci ama è abbastanza semplice: si direbbe che è naturale, ma amare che ci odia, chi ci è antipatico e ci molesta, è molto difficile. Ma noi, che a nostra volta siamo stati oggetti dell'amore di Dio e siamo stati amati per primi, diventiamo capaci di amare tutti.
Anticamente, e in molti casi anche oggi e anche noi, si pensava che il prossimo bisognava amarlo e il nemico bisognava odiarlo. Gesù ci indica un altro modo di agire. "Avete inteso che fu detto, …, ma io vi dico …". Poiché Dio ama l'uomo senza misura, Gesù invita tutti noi ad amare con "il cuore di Dio" tutti, anche i nemici, perché siamo possiamo usare la stessa misericordia del Padre celeste.
"Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste".