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LPQ 4 sabato

Liturgia della Parola > Quaresima > Quaresima 4 settimana
4 sabato Quaresima

Sentendo le parole di Gesù si hanno reazioni diverse: alcuni esclamano "Costui è davvero profeta!", altri dicevano "Costui è il Cristo", e altri invece erano perplessi perché il Cristo non poteva venire dalla Galilea. Le persone presenti si dividono su quella che è la vera identità di Gesù. Soltanto la fede ci può portare a conoscere chi è veramente il Cristo.
Anche le guardie che erano andate ad arrestarlo, inviate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, tornano a mani vuote e si giustificano dicendo: "Mai nessun uomo ha parlato così!". E venne fuori dalla bocca e dal cuore dei capi tutto il disprezzo per la gente che si è lasciata ammaliare da Gesù.
La stessa sorte tocca a Nicodemo, personaggio insospettabile, che precedentemente era andato di notte da Gesù. Egli cerca di aiutare i colleghi a usare un metro di valutazione più giusto e umano: "La nostra legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?". Ma anche di fronte all'opposizione di Nicodemo di sfuggire ai pregiudizi, la loro reazione è dura: "Sei anche tu della Galilea? Studia e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta. E ciascuno tornò a casa sua". Anche Nicodemo, l'uomo della notte, ora "viene alla luce", invitando i capi e il popolo a porsi in ascolto del Cristo e a conoscere la sua opera.
Mettersi in ascolto! Quante volte anche noi abbiamo giudicato gli altri per sentito dire, lanciando sentenze definitive contro persone innocenti, senza conoscere fino in fondo la storia e il volto di chi condanniamo? La fretta del giudizio provoca gravi lesioni alla dignità e al buon nome dei fratelli.
Per noi cristiani il metro di giudicare gli altri deve essere quello dell'amore: alla fine dei tempi saremo giudicati a partire da come abbiamo amato il prossimo. Liberiamoci dai pregiudizi nei confronti degli altri, e liberiamoci dall'orgoglio del nostro cuore che ci impedisce di accogliere la verità.
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