3 A Lunedì 18 - Sito di don Antonello

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3 A Lunedì 18

Liturgia della Parola > Avvento > Avvento 3 settimana
18 dicembre
 
            Il profeta Geremia è scoraggiato per la situazione del popolo ebreo che si trova schiavo a Babilonia, ma interviene Dio e fa questa promessa "Ecco, verranno giorni nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Geremia intravede che ci sarà il salvatore, che nascerà dalla discendenza di Davide.
             Il brano del Vangelo odierno ci mostra la realizzazione di questa visione di Geremia, e ci descrive che Giuseppe è chiamato a diventare padre di questo "germoglio" promesso, padre di Gesù.  
            "Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo": quello che avviene in Maria è opera dello Spirito Santo. Giuseppe, che è uomo giusto, uomo di fede, viene a conoscere che Maria, sua sposa promessa, è incinta non da lui e non sa cosa fare. Non pensa assolutamente che Maria l'abbia tradito, ma non sa spiegarsi umanamente che cosa sia successo e allora cerca di trovare una soluzione, una soluzione indolore per Maria: la soluzione è quella di ripudiarla in segreto. Se Giuseppe lo avesse fatto pubblicamente Maria sarebbe stata lapidata come adultera.
            Giuseppe è preoccupato sul come deve comportarsi, però Dio gli viene incontro, e in sogno gli rivela la verità di quello che è accaduto in Maria. Lo invita a prendere Maria in sposa perché quello che è generato in lei "viene dallo Spirito Santo" e il Figlio sarà il salvatore del suo popolo dai peccati. Giuseppe, come padre terreno gli darà il nome: Gesù, che significa "Dio salva". E l'angelo gli conferma che ciò che è avvenuto è compimento della profezia di Isaia, che diceva "" Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele", che significa "Dio con noi".
            Finalmente il tanto atteso Messia è arrivato e Giuseppe dovrà avere il compito di essere il padre terreno. Il Dio con noi, l'Emmanuele è dentro il grembo di Maria, sua sposa. Giuseppe obbedisce al Signore e fa ciò che gli aveva ordinato l'angelo, prendendo con sé Maria sua sposa. L'agire di Dio è sempre imprevedibile e spesso non segue i nostri schemi e la nostra mentalità.
            Impariamo da Giuseppe, e apriamoci alle vie di Dio che sono diverse dalle nostre, apriamoci ai pensieri di Dio che sono lontani dai nostri. Perché questo avvenga è necessario avere confidenza con il Signore, dobbiamo avere il cuore sempre aperto a lui. Altrimenti il Natale che celebreremo sarà solo una festa esteriore che toccherà la nostra emotività, ma che ci lascerà con il cuore vuoto perché non abbiamo incontrato la novità e la sorpresa di Dio: Gesù Cristo.
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