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Pasqua

Il Venerdì Santo, ai piedi della Croce, mentre Gesù dimostrava il totale amore per l'umanità, erano presenti solo la Mamma, Giovanni e alcune donne, oltre le persone che volevano la sua crocifissione. Gli apostoli, presi dalla paura, erano fuggiti. Sul Calvario regnava il silenzio della paura. Tante volte anche noi sperimentiamo la paura che tutto sia finito, per tanti avvenimenti gravi che ci sono accaduti. È comprensibile, quindi, la paura degli Apostoli.
Ma qui sul Calvario regnava il silenzio della paura, ma era presente anche il silenzio dell'attesa: pensiamo alla Madonna, a Maria Maddalena, alle tante persone che amavano Gesù, e vivono nella sua "attesa", anche se è morto.
"Il primo giorno della settimana" Maria di Magdala esce di casa quando è ancora notte: c'è buio nel cielo e c'è buio dentro il suo cuore, perché ha perso la persona amata. Ma ha un grande coraggio e si reca al sepolcro, perché dove era Gesù era anche il suo cuore, anche se tutto sembrava finito, perché Gesù era chiuso dentro il sepolcro. Quando arriva al sepolcro, vide che era spalancato, vuoto e risplendente.
Maria di Magdala corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, ai quali annuncia "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo hanno posto". Pietro e Giovanni, insieme, si recano al sepolcro, e vedono che nel conto dei morti manca un corpo, quello di Gesù, che nel conto degli uccisi per violenza, ne manca uno: Gesù. E allora videro e credettero: "infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere i morti".
Infatti, Pietro, negli Atti degli Apostoli, predica che "essi lo uccisero appendendolo a una Croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse …, e ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio".
La risurrezione di Gesù ha fatto risorgere anche noi dalla morte del peccato, e allora dobbiamo vivere le parole di Paolo: "Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, …, rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra".
In un altro brano del Vangelo, un Angelo appare alle donne dopo che hanno trovato il sepolcro aperto, e dice "Non è qui": Gesù non è tra i morti; è vivo, ma non è nel sepolcro, dove le donne non possono e dove noi non possiamo incontrarlo. Lui è vivo, ma non va cercato nel sepolcro, va cercato fuori, altrove, è in giro per le strade, è il vivente, è un Dio da scoprire nella vita. È dovunque, eccetto che fra le cose morte.
Gesù è vivo nel grande amore, è dentro l'atto di generare, è nei gesti di pace, negli abbracci delle persone che si amano, nel grido vittorioso del bambino che nasce, è presente nell'ultimo respiro del morente.
Se nella nostra vita viviamo l'amore come quello di Gesù, allora la nostra vita non può essere annullata dalla morte: tutto quello che noi faremo e vivremo nell'amore sarà indistruttibile.
Cerchiamo di conoscere la bellezza del Cristo Risorto, e usciamo dalla notte della paura, per essere suoi testimoni, portando al mondo la speranza della vita nuova.

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