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Pentecoste
La Pentecoste era una festa presente presso il popolo ebreo, ed era una festa nella quale il popolo ringraziava Dio perché si era manifestato sul monte Sinai. Questa Solennità della Pentecoste che stiamo celebrando, è avvenuta durante la celebrazione della Pentecoste ebraica di ringraziamento, e durante questa festa discende lo Spirito Santo, la Terza Persona della Santissima Trinità, discende sugli apostoli e su Maria, la Madre di Gesù che sono riuniti in preghiera nel cenacolo.
La Pentecoste cristiana, avviene 50 giorni dopo la Pasqua di Gesù, quando accade qualcosa che trasforma completamente la vita dei discepoli, che ormai era un gruppo deluso perché era morto Gesù, è un gruppo che si sta sfaldando, che è impaurito e barricato in casa: inaspettatamente i suoi discepoli, dopo la discesa dello Spirito Santo, trovano la forza per affrontare la città, per affrontare la città che uccide i profeti, e predicano con coraggio.
Mentre si trovavano tutti insieme... un vento riempì tutta la casa. Il gruppo dei discepoli è dentro una casa, e questa casa con la discesa dello Spirito Santo diventa tempio, diventa luogo della presenza di Dio. Allo stesso modo, ogni casa, la nostra casa, deve diventare la casa dello Spirito d’Amore: ogni luogo è santo, e ogni luogo, la nostra casa, il nostro ambiente, deve essere adatto perché Dio possa venire a incontrarsi con ciascuno di noi.
Venne dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, lo Spirito, che scuote la casa, la riempie, e porta una novità. Questo lo capiscono gli apostoli che dopo che hanno ricevuto lo Spirito Santo, lasciano la casa in cui si erano rinchiusi, e affrontano la città, “e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi”.
“Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro”. Il fuoco è il simbolo di Dio, che arde, e il “fuoco” deve essere anche il sogno che dobbiamo avere nel nostro cuore: dobbiamo essere anche noi scintille che bruciano nel mondo. Dobbiamo ardere del fuoco dell’Amore. Siamo nati accesi ai valori della vita, ma poi nella nostra vita sono capitate, e capitano ancora, tante situazioni, tante realtà che possono spegnerci. Lo Spirito Santo, il Consolatore, il Paraclito, il nostro avvocato, viene a sostenerci per non restare freddi nelle nostre relazioni con gli altri.
Nel mare della vita, noi dobbiamo essere le vele della nostra barca, e lo Spirito Santo deve essere il vento che ci guida verso una vita di amore e di pace.
Paolo ci dice quelle che sono le opere della carne: la fornicazione, l'impurità, la dissolutezza, l'idolatria, le stregonerie, le inimicizie, le discordie, la gelosia, i dissensi, le divisioni, le fazioni, l'invidia, l'ubriachezza, le orge …, che sono realtà che oggi sono presenti anche nella nostra società, e che mostrano che l'uomo non vive secondo lo Spirito, ma che vive secondo la carne, e anche noi siamo turbati da queste realtà umane.
Chiediamo al Signore in questa Pentecoste, che mandi il suo Spirito su tutti noi: sul Papa, sui vescovi, sui sacerdoti, religiosi, sui fedeli laici. Chiediamo che mandi lo Spirito di illuminazione nel cuore di chi è lontano da Dio.
E allora, diciamo dal profondo del nostro cuore “Vieni Spirito Santo”, e lasciamoci guidare dal Suo Amore. Vieni Spirito Santo.