LPQ 1 lunedì
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1 Lunedì Quaresima
La nostra vita è un cammino, e questo tempo di Quaresima è un cammino che noi dobbiamo fare per raggiungere la santità, come ci dice il libro del Levitico: "Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono Santo". E se siamo in cammino non possiamo restare fermi nelle nostre posizioni e nelle nostre idee, ma dobbiamo metterci continuamente alla ricerca di quello che dobbiamo fare per diventare santi.
Il Vangelo odierno è un po' inquietante perché ci presenta l'immagine del giudizio finale. Vorrei fermare l'attenzione su una frase importante detta da Gesù: "Quello che avrete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l'avrete fatto a me!". Siamo invitati a riflettere e a chiederci quale rapporto c'è tra l'altro e Gesù; dobbiamo pensare al legame profondo che Gesù ha con l'uomo, con il fratello, che lo porta a dire che "fare" qualcosa al fratello significa "averlo fatto" a Gesù. Siamo tutti legati tra di noi perché siamo profondamente legati a lui e al Padre. Siamo responsabili anche della situazione degli altri perché tutti apparteniamo all'unico Corpo di Cristo, il Corpo Mistico di Gesù, la Chiesa. E quindi nel corpo dell'altro c'è il Corpo di Cristo. Per questo motivo "fare" qualcosa all'altro significa "farlo" a Gesù, perché l'altro è parte integrante del suo Corpo Mistico.
Anch'io faccio parte dello stesso Corpo di Gesù, e allora, se faccio qualcosa di buono o di cattivo agli altri, significa che il bene o il male fo faccio anche a me. Ecco il senso profondo di un'altra affermazione di Gesù: "Ama il prossimo tuo come te stesso” ... Dobbiamo prenderci cura del fratello, che è una delle membra del corpo, e, agendo così, amando l'altro, ci prendiamo cura di Gesù, capo del corpo e ci prendiamo cura anche di noi perché siamo parte dello stesso corpo!
Il Vangelo aggiunge che è nel fratello più "piccolo", cioè più bisognoso, più povero, peccatore, che noi riconosciamo il corpo di Gesù più sofferente e lacerato! Il Signore è presente nella persona che è sfigurata dall'odio, dalla violenza, dall'indifferenza, dall'egoismo, è presente nella persona che è sola e abbandonata.
Abbiamo bisogno della Quaresima che ci invita a ricordarci che il volto del Signore noi lo vediamo, lo serviamo e lo curiamo nei fratelli, e in particolare in quelli più "piccoli" e abbandonati.