4 A Domenica
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4 domenica Avvento
E' un giorno qualunque, in un paese qualunque, a una giovane donna qualunque che si affaccia il primo Vangelo annunciato dall'angelo. E' un annuncio straordinario che è consegnato nella vita quotidiana, in una casa. L'annuncio del Vangelo, della salvezza, è consegnato lì, in una casa, che è il cuore della vita, e come per Maria, anche a noi viene annunciato il Vangelo nel giorno della festa o in quello delle lacrime, ci viene annunciato il Vangelo nella nostra vita quotidiana. Dio ci sfiora, ci tocca, ci parla, all'interno del nostro cuore.
La prima parola che dice l'angelo a Maria è: sii lieta, gioisci, rallegrati! Non dà un comando, ma semplicemente dice: gioisci, apriti alla gioia, come una finestra si spalanca al sole, perché Dio ci dà la gioia.
La seconda parola che dice l'angelo spiega il perché della gioia: sei piena di grazia, riempita di tenerezza, di simpatia, d'amore, sei piena della vita stessa di Dio. Il nome di Maria significa "amata-per-sempre". Tutti noi, come lei, potremo chiamarci Maria, perché siamo amati per sempre. Siamo amati di un amore che dà gioia e che non esclude nessuno.
Maria non è piena di grazia perché ha risposto 'sì' a Dio, anche per questo, ma è piena di grazia perché Dio per primo le ha detto 'sì', manifestandole il suo amore. E Dio dice 'sì' anche a ciascuno di noi, prima che gli diamo qualsiasi risposta. Tutti siamo amati da Dio così come siamo, per quello che siamo.
Maria fu molto turbata. Allora l'angelo le disse: Non temere, Maria, come aveva detto a Zaccaria di non temere. Il "sì" a Dio, che Maria ha pronunciato, ha cambiato tutta la storia dell'umanità. Maria non si proclama "signora", ma "serva": "ecco la serva del Signore", l'ancella della Parola: la parola "serva" nella Bibbia, non significa sottomissione, ma la serva del re è colei che collabora con il re. Maria collabora con Dio.