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LPO 4 domenica

Liturgia della Parola > Tempo Ordinario
4 domenica Ordinario
Nella prima lettura, nel brano del Deuteronomio, attraverso le parole di Mosè, ci viene presentata la figura del profeta, il portavoce di Dio, quando Mosè esclama che il Signore "susciterà un profeta" al quale si darà ascolto, e a queste parole di Mosè fa eco Dio dicendo "Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò". La tradizione giudeo - cristiana in questo profeta ha visto il Messia Gesù Cristo.
Nel brano del Vangelo troviamo Gesù che si trova nella Sinagoga, e che sta insegnando con autorità una dottrina nuova, e la gente si stupiva del suo insegnamento. I Rabbini, le guide spirituali del popolo spiegavano la Legge, senza aggiungere nulla di personale, e ne garantivano l'integrità, ma l'insegnamento di Gesù colpisce per la sua autorità, perché le sue parole non sono solo spiegazioni, ma le parole che Gesù annuncia sono incarnate e si realizzano. Il messaggio di Gesù è autorevole perché in lui il messaggio diventa sangue e vita. La sua stessa persona è il messaggio d'amore da parte di Dio.
Nel brano del Vangelo troviamo che c'era là un uomo posseduto da uno spirito impuro: il primo sguardo di Gesù si posa sempre sulle fragilità dell'uomo, sul vedere che l'uomo non è libero, ma che è schiavo, che è posseduto, prigioniero di qualcosa di più forte. Gesù non parla di Dio, perché è lui il Dio che si fa vicino con amore a chi ha il cuore ferito, è Gesù il Dio che guarisce la vita e che si oppone a ciò che fa male all'uomo.
I demoni esclamano "che c'è fra noi e te Gesù di Nazaret? Sei venuto a rovinarci?" Sì, Gesù è venuto a rovinare tutto quello che rovina l'uomo, è venuto per tagliare e bruciare tutto quello che non è amore. E' venuto e viene a rovinare tutti i desideri sbagliati che si impossessano dell'uomo e che abbiamo anche noi: Gesù è venuto e viene per liberarci dal demonio che è il denaro, per liberarci dal successo, dal potere, dagli egoismi che rovinano la nostra vita. A queste demoni, padroni del nostro cuore, Gesù dice due sole parole: taci, esci da lui.
A queste parole di Gesù, lo spirito del male, come è avvenuto per l'uomo posseduto da uno spirito immondo, allo stesso modo, tace e si allontana anche da noi. Dobbiamo fare in modo che l'uomo, che ogni persona, sia libera e amante, e possiamo realizzarlo se ci opponiamo e lottiamo contro tutto ciò che fa male all'uomo, e se respiriamo, come Gesù, aria divina che ci libera da tutto ciò che soffoca la nostra umanità, se ci allontaniamo dalle paure, dalle indifferenze e dalle chiusure agli altri.
Cristo deve rovinare in me tutto quello che non è amore, deve allontanare da me tutti i desideri delle cose vane, e deve aprire il mio respiro alla vita divina.
"Questo lo dico … perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni", ci dice San Paolo nel brano della prima lettera ai Corinzi. Comportiamoci degnamente, restando fedeli alla Parola del Signore.
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