3 A Domenica

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3 domenica Avvento

Questa domenica è chiamata "Gaudete", cioè domenica della gioia, e dobbiamo gioire, rallegrarci, perché il Signore viene, come ci dice l'antifona d'ingresso: "Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino". Dobbiamo avere la gioia nel nostro cuore perché il Signore viene a salvarci.

Anche il brano di Isaia esorta a gioire per la liberazione vicina, come è un invito alla gioia anche il Salmo Responsoriale, il canto del Magnificat, che è il canto di gioia cantato da Maria, e ci esorta a essere lieti e gioiosi anche il brano di Paolo: "Fratelli siate sempre lieti, …, in ogni cosa rendete grazie".

          Il brano del Vangelo odierno ci dice che venne un uomo mandato da Dio, per rendere testimonianza alla luce. E' Giovanni il Battista che non doveva parlare della grandezza, della maestà o della potenza di Dio, ma che doveva dare testimonianza alla luce, al Messia. Giovanni annuncia la venuta del sole, infonde la speranza, perché l'uomo e la storia ascendono verso una vita più luminosa: dobbiamo guardare la luce che sorge, come guardiamo al mattino il sole che nasce, e che sembra inferiore alle tenebre che avvolgono il mondo, ma che è un sole vincente. Deve essere gioia per noi questa Luce, questo Sole, Dio, che viene a rischiarare le tenebre in cui ci troviamo.
          Anche a noi cristiani è affidato lo stesso ministero di Giovanni, cioè quello che dobbiamo essere annunciatori non del degrado, dello sfascio, del peccato, che ci assediano, ma che dobbiamo essere testimoni di speranza e di futuro, di un Dio che è innamorato e che guarisce le nostre vite e le nostre difficoltà.
          Per tre volte domandano a Giovanni: “Tu, chi sei?”, e il profeta risponde che non è lui il Cristo, che non è Elia, che non è nessuno dei profeti, ma che lui è solo la voce: io sono voce di uno che grida nel deserto. L' identità di Giovanni non sono le sue qualità e le sue grandi opere, ma l'identità di Giovanni è in rapporto a Dio: lo sono voce, la parola è un Altro, è Dio.
          Chi sei tu? Domanda rivolta a ciascuno di noi. Chi sono io? Non sono l'uomo prestigioso e neppure il fallito. lo non sono ciò che gli altri credono di me, né un santo, né un peccatore. La mia vera identità ultima è Dio.
          Anch'io sono un uomo mandato da Dio, anch'io devo essere testimone di luce. Chi sono io? Un giorno Gesù darà la risposta a chi sono io, e sarà la più bella definizione dell'uomo: Voi siete luce! Tu sei luce del mondo. Cerchiamo di essere sempre testimoni di Dio, della Pace, dell'Amore, e allora saremo veramente luce del mondo.