LPO 19 domenica - Sito di don Antonello

Sito di don Antonello
Vai ai contenuti

LPO 19 domenica

Liturgia della Parola > Tempo Ordinario
19 domenica Ordinario

Anche in questa domenica continua la lettura del brano di Giovanni sul “pane di vita”, discorso che Gesù ha fatto nella sinagoga di Cafarnao. Domenica scorsa Gesù cercava di far comprendere alla folla che c’era grande differenza tra il pane del deserto, la manna, che Dio aveva inviato come nutrimento per il popolo, e il “pane” mandato dal cielo per essere la salvezza della umanità. "I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti...".  E questo pane che dà la salvezza e che dura in eterno, è lo stesso Cristo.
Nella prima lettura troviamo il profeta Elia nel deserto, perché è costretto a fuggire dalla regina Gezabele della quale aveva ucciso alcuni sacerdoti, e nel deserto, stanco di vivere, chiede a Dio di prenderlo, e dorme sotto una ginestra. Un Angelo lo toccò e per due volte lo invitò a mangiare e a bere per continuare il suo cammino. Anche a noi, nei momenti di dolore e quando siamo scoraggiati per le sofferenze della nostra vira e vorremo morire, anche a noi il Signore dice “Alzati e mangia!”.
Nel versetto del Salmo ripetiamo varie volte “Gustate e vedete come è buono il Signore”, e questo è un invito a ricordarci che saremo salvi solo se confidiamo nel Signore e cerchiamo rifugio in Lui. La bellezza dell’essere con il Signore.
Quello che mangiamo, il pane, la frutta, la carne …, ci fanno vivere, e oggi nel Vangelo Gesù ci dice “Io sono il pane disceso dal Cielo”: dobbiamo cercare il pane vivente per sanare la nostra fame, e questo pane è Gesù, che, se ci nutriamo di Lui, è un pane che cambia la qualità della nostra vita e dà alla nostra vita un colore divino. Quello che mangiamo ci fa vivere, e nutrendoci del Pane-Cristo, siamo chiamati a vivere di Dio, diventando più buoni e riempiendoci di Dio, del suo Amore e della sua Misericordia. Nutrendoci di Dio, veniamo trasformati in Lui.
E Paolo, nel brano agli Efesini, esorta anche noi a non rattristare lo Spirito Santo di Dio che è in ciascuno di noi: "non rattristate lo Spirito Santo di Dio che è in voi", e per fare questo dobbiamo allontanare dal nostro cuore lo sdegno verso gli altri, l’ira, la maldicenza …, cercando di essere benevoli verso gli altri, misericordiosi, perdonandoci a vicenda.
Dobbiamo camminare nella Carità come ha fatto Gesù, dobbiamo camminare come Lui ci ha insegnato. Se accogliamo questi insegnamenti del Vangelo, se ci nutriamo e mangiamo del “pane del cielo”, se viviamo Dio dentro di noi, allora saremo dei veri testimoni dell’Amore e della Misericordia del Signore, perché non saremo solo umani, ma saremo pieni di Dio.  

Torna ai contenuti