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LPO 31 domenica

Liturgia della Parola > Tempo Ordinario
31 domenica Ordinario
Da alcune settimane, assieme a Gesù, stiamo percorrendo il suo cammino verso Gerusalemme. In questo brano del Vangelo troviamo Gesù a Gerusalemme, e l'immagine che oggi l'evangelista Marco ci presenta, è quella di Gesù che è in discussione e dialogo con i farisei e con gli scribi. Erano persone legate alla Legge, erano "fissati" della Legge: cercavano di vivere la Legge di Dio. Si presenta uno degli scribi, che è innamorato di Dio, e chiede a Gesù quale è il più importante di tutti i comandamenti. Per seguire bene la Legge, vuole sapere quale è il più importante dei comandamenti. Noi ne conosciamo 10, e anticamente erano presenti anche presso il popolo Ebreo, e questo scriba vuole sapere quale è il più importante di questi comandamenti. Lui segue la parola di Dio, ama Dio, è fedele al Signore, e cerca di mettere in pratica, nella sua vita, i comandamenti, e chiede aiuto al Signore, per sapere quale è il più importante.
La risposta di Gesù va contro quella che era la mentalità degli scribi e dei farisei, per i quali era importante fare determinate cose, tra cui fare le loro preghiere, mentre, forse, trascuravano quello che era veramente importante: l'amicizia con Dio. A questa domanda che gli viene rivolta, Gesù non dice quello che è più importante dei 10 comandamenti, ma mostra quello che è lo spirito che deve animare la vita degli antichi ebrei, e che deve animare la vita di ciascuno di noi: deve essere la vita dell'amore. "Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente; e il secondo è questo: amerai il tuo prossimo come te stesso; non c'è altro comandamento più grande di questi". Nel profondo del nostro cuore, l'anima che ci spinge ad agire, deve essere quella dell'amore.
Non è sufficiente mettere in pratica i 10 comandamenti, non è sufficiente fare le nostre preghiere, non basta, se in noi manca lo spirito fondamentale dell'amore. Se abbiamo l'amore verso Dio, non c'è bisogno di fare l'elenco dei comandamenti (primi tre comandamenti), perché per me è naturale metterli in pratica. Se abbiamo l'amore verso il prossimo, verso il mio corpo, non c'è bisogno di classificare gli altri sette comandamenti, perché sarò giusto, sarò onesto, sarò rispettoso verso i genitori e verso gli altri, …. Se abbiamo l'amore verso Dio e verso gli altri, non c'è bisogno di specificare il più importante dei comandamenti, perché gli osservo tutti quanti. Devo osservarli avendo dentro di me lo Spirito dell'amore. Se ho l'amore verso Dio e verso gli altri, allora i comandamenti li osservo tutti: sarò rispettoso verso il mio corpo, sarò rispettoso verso tutti gli altri, sarò giusto, sarò onesto, sarò rispettoso con l'altro sesso, perché ho l'amore verso tutti.
Questo scriba dichiara che l'amore è alla base del rapporto con Dio e con gli uomini, e Gesù gli risponde "Non sei lontano dal Regno di Dio", nonostante fosse uno scriba, una di quelle persone spesso criticate da Gesù.
"Ti amo Signore, mia forza", troviamo al Salmo Responsoriale: lo diciamo dal profondo del nostro cuore o è un semplice modo di dire? Diciamolo dal profondo del nostro cuore: ti amo Signore, ho per te un grande amore, e allo stesso modo amo i miei fratelli, tutti quanti, ascoltandoli, perdonandoli. Allora, anche a ciascuno di noi il Signore potrà dire "Non sei lontano dal Regno di Dio", anche se siamo grandi peccatori.
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