LPO Presentazione Gesù al Tempio
Liturgia della Parola > Tempo Ordinario
Presentazione del Signore
Celebrando la festa della consacrazione di Gesù al Padre, celebriamo anche la festa delle persone consacrate e dei religiosi, cioè di quelle persone che hanno consacrato e donato la propria vita a Gesù per essere, tra gli uomini, testimoni del suo amore, celebriamo la festa di quelle persone che con la loro testimonianza cercano di essere luce agli altri uomini: è la festa delle comunità religiose, delle persone consacrate, è la festa delle nostre suore. Essere luce agli altri. Oggi è la festa della Luce, e questo ce lo ricordano le candele accese che abbiamo portato nella nostra processione.
Gesù è la luce che rivela alle genti il volto di un Dio che è un papà buono e misericordioso e non un tiranno che è pronto a punirci. I consacrati, i religiosi, per vocazione, sono chiamati, attraverso il dono della propria vita, a presentare la luce che Gesù è nostro fratello e che Dio è un papà buono.
Ricordando che questa festa è l'offerta di Gesù a Dio Padre, e che è anche la festa delle persone consacrate che hanno offerto la loro vita al Signore, non dobbiamo dimenticarci che anche noi, semplici cristiani, non dobbiamo dimenticarci che anche ogni cristiano deve offrire la propria vita al Signore, e che tutti quanti dobbiamo essere luce per gli altri. Anche noi, come Cristo, siamo chiamati ad essere Luce per gli altri, attraverso tutta la nostra vita di Amore, di Pace, di Misericordia.
Al buio non riusciamo a vedere nulla: solamente la luce ci permette di vedere quando siamo nel buio. La luce della fede deve illuminare la nostra giornata: solo illuminati dalla luce della fede possiamo vedere Dio, possiamo vedere i nostri fratelli, possiamo vedere noi stessi, possiamo vedere il creato con occhi nuovi. Con gli occhi illuminati riusciremo a vedere che Dio è un Padre buono e misericordioso, con gli occhi illuminati riusciremo a vedere che l'altro è un nostro fratello anche quando ci offende.
Per poter vedere in questo modo è necessario avere una buona vista, che purtroppo abbiamo perso a causa del peccato. Nell'Apocalisse, al cap. 3,18, troviamo queste parole: "Ti consiglio di comperare da me [...] collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista". Dobbiamo cercare, chiedere, dobbiamo pregare, invocare la luce di Gesù, perché solo con occhi illuminati da lui siamo in grado di vedere e di illuminare, solo se abbiamo fatto esperienza di aver ricevuto l'amore di Dio possiamo donarlo, perché solo chi si sente amato sa amare, perché solo chi è preso in cura sa prendersi cura, perché solo chi è stato guarito può, a sua volta, guarire gli altri!
Con la festa della Presentazione di Gesù al Tempio celebriamo l'avvenimento quando "Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore", rispondendo alla Legge ebraica che prescriveva l'offerta del proprio figlio a Dio. Al Tempio, il vecchio Simeone e la profetessa Anna, riconoscono in Gesù il Messia. Gesù, che è Dio ma che è anche uomo, in questo momento offre completamente la sua vita a Dio suo Padre, realizzando pienamente questa sua offerta in tutta la sua vita, fino ad offrire il suo corpo e a versare il suo sangue per la salvezza della umanità.