LPQ 3 mercoledì
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3 mercoledì Quaresima
La pagina del Vangelo odierno ci invita a seguire con grande fedeltà la legge di Dio, cioè la sua volontà, che troviamo manifestata nella sua parola. Tante volte abbiamo la tentazione di costruirci noi un Dio che corrisponda ai nostri desideri e alle nostre aspettative, e mettiamo da parte alcune pagine della Parola di Dio, perché sono scomode da seguire, e non le viviamo. Ma questo è un modo per giustificare la nostra pigrizia spirituale, e per non seguire quello che la Parola di Dio, che la tradizione e che la Chiesa ci mostrano.
"Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi", ci dice il libro del Deuteronomio. Dobbiamo vivere tutta la Parola di Dio, per essere sempre nella terra della gioia e della pace che il Signore ci da.
Il pensare e il dire "non serve", "non è importante", "non è proprio così ma è piuttosto come penso io" è il principio con il quale diventiamo noi i creatori del Creatore e diventiamo noi i redentori di noi stessi e degli altri, senza bisogno della Parola di Dio e del sacrificio di Gesù.E' la fede del 'fai da te': facciamo tutto noi, senza bisogno del Signore.
Questo è un atteggiamento pericoloso se è una scelta nostra personale e se coinvolgiamo anche i nostri fratelli più deboli spiritualmente, in questa scelta. Gesù assume toni severi. Chi minimizza per comodità la Legge di Dio e insegnerà a fare altrettanto sarà ritenuto minimo. Chi la osserva comprendendo la presenza grande del Cristo in ogni iota, in ogni trattino della Scrittura e insegna a fare altrettanto, sarà grande.