LPQ 1 venerdì
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1 Venerdì Quaresima
Gesù dona ai discepoli la nuova legge di Dio, che è scolpita con lettere di fuoco nel nostro cuore e non sulle tavole di pietra come aveva fatto con Mosè per stabilire l'Alleanza con il popolo Ebreo! Gesù si pone in linea con l'Antico Testamento, e non abolisce neanche un "iota", e non toglie neanche una parola dalla legge, ma mantiene fermo il fine a cui la legge deve condurci, che è l’amore! L'osservanza della Legge deve portarci ad amare.
Per cinque volte Gesù ripete la frase: "ma io vi dico!". Il "ma" indica la novità che dà contenuto, che da senso, che da significato nuovo alla legge antica. Il primo esempio riguarda il quinto comandamento: non uccidere. "Non ucciderai; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto a giudizio"; per vivere pienamente questo comandamento non basta evitare l'assassinio, è necessario sradicare dal cuore tutto ciò che conduce a esso: dobbiamo sradicare la rabbia, l'odio, la vendetta, il rancore... Tutte cose che provengono dal cuore dell'uomo e che dal di dentro lo inquinano. L'azione esteriore è solo conseguenza di una malattia del cuore.
È il nostro cuore che va curato, educato, guarito e trasformato da cuore di pietra in cuore di carne; da cuore incapace di sentimenti e di gesti di amore libero e gratuito, va trasformato in un cuore che palpita e che sente con gli stessi sentimenti di Gesù. Tutto dunque parte dal cuore, da come lo educhiamo, da come lo curiamo. Il resto viene da sé: un cuore buono si comporterà con bontà! Gesù ci insegna ad andare dentro noi stessi, perché è dal nostro interno che nascono i problemi!
"È dal cuore degli uomini ¬dice Gesù - che vengono gli omicidi". È il cuore allora che va curato, non la sola volontà. Se ci fissiamo solo sugli atteggiamenti di ira e cerchiamo di controllarli con il ricorso alla buona volontà, curiamo solo i sintomi. È la malattia il vero problema, e la malattia di chi tratta male, di chi giudica male è dentro il cuore. La malattia è l'ira, sentimento del cuore, di cui il sintomo è l'atteggiamento iroso. La cura è una sola: non la semplice volontà, ma l'amore di Gesù che deve entrare nel mio cuore, il solo che può guarirlo!
Nel nostro cuore dobbiamo avere lo stesso sentimento d'amore che ha Gesù.