2 A Sabato
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2 sabato Avvento
Il brano del Vangelo ci riferisce che "Mentre scendevano dal monte" dove è avvenuta la Trasfigurazione, nella quale Giovanni, Pietro e Giacomo avevano visto Gesù, trasfigurato, che stava insieme a Mosè e a Elia, questi apostoli domandarono a Gesù per quale motivo gli scribi dicevano che prima della venuta del Messia dovesse venire Elia.
Gesù conferma che doveva venire Elia prima del Messia, ma dice anche che Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto! Lo hanno trattato come hanno voluto, e che questo avverrà anche per il Figlio dell'Uomo. Giovanni il Battista è l'Elia atteso, che prepara l'Avvento del Messia.
Anche Giovanni Battista, come Elia, è stato "fuoco" con la sua parola nella predicazione, e, come Elia, aveva sui fianchi una cintura di pelle, e viveva una vita di penitenza e di rinuncia.
Anche Gesù Cristo, come Elia e come Giovanni il Battista, è venuto a portare il fuoco sulla terra, ma non il fuoco della distruzione per condannare noi peccatori, ma è venuto a portare il fuoco del suo amore.
Oggi siamo invitati a credere che Gesù è il Messia atteso. Non dobbiamo aspettare nessun altro. Siamo entrati nel tempo della salvezza. Noi abbiamo la possibilità di dire di sì al Messia, di credere con tutto il cuore a lui, oppure di dire no! Non c'é altro tempo a nostra disposizione oltre questa nostra esistenza terrena. Ascoltiamo la parola annunciata da Giovanni, quando vede passare Gesù, che ci indica che è Lui il Messia, e dice al vederlo: "Ecco l'Agnello di Dio!". E allora i suoi due discepoli (uno dei quali era Andrea), sentendolo parlare così, "seguirono Gesù".
Accogliamo il Signore, che viene a portarci il fuoco del suo amore.