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2 A Domenica

Liturgia della Parola > Avvento > Avvento 2 settimana
2 domenica Avvento
 
            Il Vangelo di Marco non inizia subito a parlare delle vicende di Gesù, ma inizia con un tempo di preparazione, con un tempo di Avvento, aspettando il Salvatore (Avvento che hanno vissuto in modo singolare Giovanni Battista e Maria Santissima). Le letture odierne ci presentano due personaggi che devono essere il modello per questo nostro cammino verso il Signore che viene. Questi due personaggi sono il profeta Isaia e Giovanni il Battista, che sono i due profeti dell'Avvento, che si preparano personalmente a questo incontro con il Signore e cercano di preparare anche noi per questo incontro con il Signore, e ci lasciano un messaggio di speranza.
            Il profeta Isaia annuncia la liberazione del popolo dalla schiavitù perché " la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata", e invita il popolo alla conversione per accogliere il Signore che viene (spianate la strada, ogni valle sia innalzata, ogni colle sia abbassato …).
            Il secondo profeta dell'Avvento è Giovanni Battista che dice: Viene dopo di me uno più forte di me. Giovanni non dice: verrà, un giorno. Non proclama: sta per venire, tra poco verrà, ma semplicemente dice: viene. Giorno per giorno, continuamente, adesso, Dio viene. Anche se non lo vediamo e non ci accorgiamo di lui, viene, è in cammino su tutte le strade. Il mondo è pieno di tante tracce di Dio.           Dio si fa vicino, è qui, dentro le cose di tutti i giorni, è qui nella mia casa, al mio risveglio, negli altri: Dio è presente. Il Regno di Dio non è stato sopraffatto dall'economia, dal mercato, dall'idolo del denaro, dal mercato del sesso. Sono realtà presenti nella nostra società, che vogliono sostituirsi a Dio, ma il mondo è ancora vicino a Dio e non completamente a queste realtà umane di profitto e di piacere, e questo ce lo mostra la continua ricerca dei diritti dell'uomo, il desiderio crescente del rispetto delle donne, il rispetto e la cura per i disabili, l'amore per l'ambiente...
            La buona notizia che la Liturgia oggi ci vuole lasciare è un futuro buono per il mondo, è una notizia che Dio è sempre più vicino me, alle mie sofferenze, che Dio è dentro il nostro cuore, e da un senso e un significato a tutta la nostra vita.
            Apriamo il nostro cuore a Dio con un movimento di vera conversione, e prepariamo la Sua strada, cambiando completamente la nostra vita.
           Il brano di Marco di questa domenica inizia con un titolo, “Vangelo”: "inizio del vangelo di Gesù Cristo". La parola "Vangelo" viene dall'unione di due parole greche, eu che significa buono, e angelos che significa annuncio: il Vangelo è la buona notizia di Gesù, il Vangelo è l'inizio di una bella, lieta, gioiosa notizia che ci da la possibilità di ricominciare a vivere, e ci offre una speranza. Questa bella notizia di cui ci parla Marco è una persona, è Gesù, è un Dio che fiorisce accanto a noi.
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