LPQ 1 giovedì Cat. S. Pietro
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Cattedra di S. Pietro
Oggi celebriamo la Festa della Cattedra di S. Pietro. Gli uomini hanno sempre avuto rispetto, venerazione per i loro progenitori, per le persone che li hanno generati: dopo che sono morti hanno sempre ricordato le gesta delle persone che gli hanno generati alla vita, padri, nonni, bisnonni …, e anche i cristiani hanno avuto sempre venerazione verso coloro che gli hanno generati alla vera vita annunciando la parola del Signore, e in particolar modo i cristiani hanno avuto grande venerazione per S. Pietro e S. Paolo, che avevano predicato e annunciato la Parola di Dio anche a Roma dove hanno subito il martirio. Infatti la festa dei due Santi è il 29 giugno, però la comunità ha voluto avere un riguardo particolare nei confronti di Pietro, ed è la festa che stiamo celebrando oggi, la Cattedra di S. Pietro, che ci ricorda che Pietro e il Papa, suo successore, per volontà di Gesù Cristo, è il maestro e il pastore della comunità e di tutta la Chiesa, annunciando la Parola di Dio e presentando la salvezza.
Gesù nel brano del Vangelo si rivolge ai discepoli e chiede: “La gente chi dice chi io sia?”, chi sono per la gente, la gente che mi segue, cosa pensa di me? Gli Apostoli gli rispondono che per alcuni è Giovanni Battista ritornato in vita, per altri è il profeta Elia o il profeta Geremia o un altro dei profeti: da tutti è considerato un grande profeta. Ma la domanda di Gesù si fa sempre più esplicita e domanda: “Voi, chi dite che io sia?”, chi sono per voi, cosa rappresento per ciascuno di voi? Pietro, ispirato da Dio interviene e afferma che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, riconoscendo in Gesù il Messia che è stato inviato per comunicare la salvezza a tutti gli uomini.
Col Mercoledì delle Ceneri abbiamo iniziato il Tempo di Quaresima che ci deve portare a riconoscere che Gesù per noi è il Messia, è il Salvatore, è tutto. Nel salmo responsoriale abbiamo ripetuto varie volte “Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla”: ecco a cosa ci deve portare questo cammino di Quaresima che abbiamo iniziato. Il Signore è il mio Pastore, devo fare affidamento totale nel Signore che è colui che mi guida, che mi dà la luce, che mi sostiene nelle prove, nelle difficoltà, nelle sofferenze che attraverso. È Lui che mi indica la strada della salvezza, la strada della vera gioia, della felicità, non sono le realtà umane che tante volte anche noi viviamo e che ci danno una soddisfazione effimera ma poi ci lasciano il vuoto nel profondo del nostro cuore.
In questo Tempo di Quaresima dobbiamo fare esperienza di Gesù, dobbiamo cercare di farlo entrare nel nostro cuore, esprimendo anche noi questo atto di fede di Pietro ed esclamando: “Tu sei il Cristo per me, Tu sei il Salvatore, Tu sei il mio Pastore, Tu sei l’unico su cui posso fare affidamento”. Allora, anche a ciascuno di noi, Gesù dirà, come a Pietro: “Beato”, e ci chiamerà a far parte di quella moltitudine che partecipa della gloria di Dio.
Iniziamo bene questo cammino di Quaresima, con grande fiducia nel Signore. Facciamo in modo di poter dire non solo con le nostre parole, ma con tutta quanta la nostra vita, che il Signore è il mio Pastore, che è Lui che mi guida e mi indica la strada che mi porta a possedere in pienezza Dio.