Corpo e Sangue di Cristo - Sito di don Antonello

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Corpo e Sangue di Cristo

Liturgia della Parola > Tempo Ordinario


Solennità del Corpo e Sangue del Signore

“Prendete, questo è il mio Corpo”, “Questo è il mio sangue, che è versato per molti”: con queste parole Marco ci mostra che Gesù, sacerdote della nuova alleanza, si è donato a noi attraverso l’ Eucarestia, che è un suo dono perché ci trasformiamo in Lui.
Parliamo spesso del Vecchio e del Nuovo Testamento, senza comprenderne bene il significato. La parola “Testamento” possiamo tradurla anche come “Alleanza”, e quindi il Vecchio Testamento è l’antica alleanza, e il Nuovo testamento è la nuova alleanza che Gesù ha realizzato versando il suo sangue per tutti noi.
Il brano dell’Esodo ci ha descritto la conclusione dell’Alleanza che Dio ha stabilito con il popolo ebreo: Mose presenta al popolo le Parole e le norme del Signore, e il popolo si dichiara disponibile a osservare queste regole per vivere l’Alleanza con Dio. Attraverso il sangue di animali viene suggellata la prima alleanza tra Dio e l’uomo, e Mosè, quando asperge il popolo, pronuncia queste parole “Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi”. È questa la Vecchia Alleanza, che viene sancita offrendo a Dio il sangue delle vittime.
Il brano della Lettera agli Ebrei, ci riferisce che “Cristo è venuto come sommo sacerdote”, e ha purificato le nostre coscienze, non attraverso il sangue di capri e di vitelli che erano stati offerti a Dio,  ma ci ha purificati “in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna”. È il Nuovo Testamento, la Nuova Alleanza tra Dio e noi, che Gesù ha realizzato, non attraverso il sangue di animali, ma attraverso il suo sangue versato per la nostra redenzione. È Lui l’Agnello che si è immolato per la nostra salvezza.
Mosè, dopo aver offerto a Dio il sangue  degli animali immolati, afferma che è quello il sangue che mostra la loro alleanza con Dio, e Gesù, durante l’Ultima Cena, ripete questa stessa frase di Mosè, ma con qualche cambiamento: Mosè aveva affermato “Ecco il sangue dell’alleanza”, riferendosi agli animali sacrificati, ma Gesù precisa “Questo è il MIO sangue dell’Alleanza”, e continua dicendo: “Questo è il mio corpo, …, Questo è il mio sangue”. È la Nuova Alleanza eterna, realizzata tra Dio e gli uomini.
Quando pensiamo all’Ultima Cena, forse siamo un po’ tristi perché pensiamo alla sua Passione e Morte, ma Gesù, questa Cena di dolore e di sofferenza, la trasforma in una Cena di festa, la trasforma in una celebrazione della vita, e, mentre celebravano la Pasqua ebraica, cioè il ricordo della liberazione dalla schiavitù egiziana, Gesù istituisce l’eucaristia, che  significa l’amore totale di Dio, che significa l’amore di Gesù per tutti noi, Gesù vuole restare con noi, per condurci al Padre e donarci la vita eterna.
Questo gesto di Gesù nella sua vita terrena, ci aiuta a comprendere come nella celebrazione eucaristica, ricevendo e adorando l'eucaristia, noi riceviamo la salvezza che Cristo ci ha donato con la sua morte e risurrezione, e, ricevendo l’Eucaristia, noi diventiamo suoi collaboratori per realizzare il disegno d'amore del Padre. Il Corpo e il Sangue di Gesù che riceviamo, ci devono trasformare perché possiamo essere altri Gesù, con una vita di amore e di donazione totale di noi stessi, a Dio e ai nostri fratelli.
“Io sono il pane vivo disceso dal cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”.

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