Assunzione di Maria - Sito di don Antonello

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Assunzione di Maria

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Assunzione di Maria

Oggi, nel pieno dell’estate, festeggiamo l’Assunzione di Maria in cielo, con il suo corpo e con la sua anima, ed è una realtà che tutti noi vivremo alla fine della nostra vita terrena. Maria è Immacolata, senza peccato originale, ma il fatto che fosse senza peccato originale non l’ha preservata dal dolore e dalla sofferenza: era una creatura come tutti noi. Alla Presentazione al Tempio, Simeone le aveva annunciato che una spada le avrebbe trafitto il cuore, quando smarriscono Gesù a Gerusalemme, si mettono alla sua ricerca con grande sofferenza, al Golgota, alla crocifissione di suo Figlio, soffre terribilmente per la sua morte: davanti al dolore era come noi.
Perché è stata assunta in Cielo? Perché, era privilegiata da Dio? No! Cosa vuol dire che è stata Assunta in Cielo? Vuol dire che Maria entra nella vita di Dio e sta con Dio, perché nella sua vita terrena aveva cercato di assumere la vita di Dio, e Dio si era incarnato in lei che aveva generato Gesù, Figlio di Dio. Noi, cosa dobbiamo fare perché possiamo essere “assunti” in Cielo, come Maria? Dobbiamo solo vivere la vita di Dio nella nostra vita terrena. Le Chiese e i Santuari dedicati a Maria sono sempre pieni, (Lourdes, Fatima, Pompei, Medjugorje, …), e ai santuari mariani ci andiamo anche noi, perché Maria Santissima ci è di esempio e ci stimola a impegnarci nella nostra vita per aderire sempre più a Dio.
Avere anche noi la vita di Dio non è sempre facile, è difficile, perché ci dice Paolo che c’è un nemico che ci perseguita e che deve essere annientato. Il libro dell’Apocalisse ci presenta due segni: il primo segno “grandioso” ci mostra una donna che era “incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto”, e il secondo segno che ci viene presentato è quello di un drago che “si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito”. Un dono che hanno le donne che partoriscono è che dopo il parto hanno la possibilità di allattare, di nutrire i propri figli, mentre il drago, il demonio, è sempre pronto a divorare. Maria non si è lasciata sedurre dalle tentazioni del demonio, e ha trasformato la sua vita in un dono verso Dio e verso i suoi fratelli: ha accolto Dio dentro di se (Gesù), Maria è stato un dono verso Elisabetta che attendeva la nascita di Giovanni, ed è un dono per tutti noi, ci nutre come nostra madre, con la sua preghiera e la sua intercessione,  e ci è di esempio perché possiamo vivere anche noi la vita stessa di Dio.
Quello che cerca il demonio è di farci vivere nella mondanità, nelle cose esteriori, lontani da Dio, e questa solennità che stiamo celebrando è una sconfitta di satana: anche noi, come Maria, possiamo rinunciare alle realtà umane, per essere pieni e vivere la vita stessa di Dio. Celebrare l’Assunzione di Maria non vuol dire solo che dobbiamo partecipare alla Eucarestia, ma principalmente significa che dobbiamo essere pieni di gioia perché anche noi possiamo riempirci della vita stessa di Dio e possiamo diventare un dono di speranza per tutti gli uomini della nostra società.
Maria è stata assunta nella vita di Dio perché la sua vita è stata una vita donata a Dio e ai fratelli con amore e semplicità: il suo desiderio era quello di unirsi a Dio, e con l’Assunzione ha realizzato questo suo desiderio. Impegniamoci anche noi, già da ora, a vivere la vita stessa di Dio, e offriamoci come dono a Dio e ai nostri fratelli, in modo da poter cantare anche noi, nella nostra vita, l’inno di ringraziamento del Magnificat: grazie, Signore, perché ci ami e sei benevolo con noi.

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