1.a domenica Quaresima - Sito di don Antonello

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1.a domenica Quaresima

Liturgia della Parola > Tempo di Quaresima
1.a domenica Quaresima


Mercoledì scorso, con la celebrazione delle Ceneri, abbiamo iniziato la Quaresima, e in questo periodo dobbiamo camminare per incontrarci con Dio, e celebrare degnamente la Resurrezione di Gesù, la sua vita nuova;  anche noi in questa Quaresima siamo invitati a essere nuovi, ad essere dei risorti, e possiamo essere delle persone nuove se aumentiamo il nostro rapporto con Dio attraverso la nostra preghiera, se lasciamo e  mettiamo da parte le cose inutili e superficiali che ci distraggono, e se abbiamo sempre un grande amore e servizio verso tutti i nostri fratelli. Solo così possiamo essere delle persone che hanno una vita nuova: la vita di Dio.
Mercoledì, quando abbiamo ricevuto le Ceneri sul capo, a ciascuno di voi ho ripetuto le stesse parole di Gesù che troviamo nella parte finale di questo brano: “Convertitevi e credete nel Vangelo”. Conversione, credere e vivere il Vangelo: elementi importanti che siamo invitati a vivere in particolar modo in questa Quaresima.
Cosa è il Vangelo? Abbiamo detto varie volte che “Vangelo” non è solo l’insieme delle frasi e degli atteggiamenti di Gesù, ma Vangelo significa “buona notizia”. E quale è questa “Buona notizia”? Ce lo mostrano le letture di oggi.
Anche anticamente l’uomo si era allontanato da Dio, e come conseguenza c’era stato il diluvio universale per purificare completamente l’umanità. La prima lettura, tratta dalla Genesi, ci mostra il dialogo di Dio con Noè e i suoi figli, subito dopo il diluvio, ed è messa in evidenza l’alleanza che Dio rinnova con gli uomini: “Io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi”. Per varie volte, in questo brano, è ripetuto il termine “alleanza”: è questa la “buona notizia”, l’alleanza che Dio stabilisce con gli uomini. Dio è con noi, in mezzo a noi. Non siamo soli e abbandonati alle nostre miserie, come abbiamo già meditato nel Tempo di Natale, quando Dio è diventato uomo per stare con noi e per essere la nostra salvezza. Dobbiamo vivere l’alleanza con Dio, lontani dal peccato.
Purtroppo non c’è solo Dio che vuole fare alleanza con l’uomo, ma anche Satana, che ci tenta perché seguiamo il male, come ha tentato anche Gesù. L’evangelista Marco lascia poco spazio alle tentazioni di Gesù, diversamente da Matteo e da Luca che si dilungano nei dettagli delle 3 tentazioni. Marco non lo fa. In questa pagina del vangelo ci mostra solo che lo Spirito “sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana”. È lo Spirito che guida la vita di Gesù. Lo stesso Spirito che era sceso su Gesù al momento del suo battesimo, ora lo spinge nel deserto. Cosa è il deserto? Non è solo un luogo come il Sahara, ma il deserto è quello spazio di tempo che dobbiamo trovare anche noi per incontrarci con Dio. Nel deserto non c’è nulla per poter vivere tranquilli la nostra vita, non c’è il televisore, non ci sono giornali con tante notizie, che ci allontanano da Dio. Dobbiamo creare anche noi il deserto intorno a noi, per lasciare spazio a Dio, come ha fatto Gesù.
Iniziamo queste domeniche quaresimali con questa pagina del vangelo, che ci ricorda che anche la nostra vita cristiana è una lotta continua con le tentazioni e con il male: se vogliamo vincere il male, come Gesù, anche noi dobbiamo entrare nel deserto, lontani dalle realtà umane che ci condizionano, per incontrarci veramente con Dio, che è la nostra Luce e la nostra guida.
L’acqua del diluvio ha purificato l’umanità, e quest’acqua del diluvio è l’immagine dell’acqua che noi abbiamo ricevuto nel nostro battesimo, come ci dice Pietro; acqua che ci ha fatti diventare persone nuove, e siamo diventati liberi dal peccato, e abbiamo la possibilità di invocare Dio con il cuore libero dal male.
“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”.

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