Pasqua 21 aprile
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Pasqua
È Pasqua! Cristo è Risorto! La morte, il male è stato sconfitto. Oggi è la festa di Cristo Risorto, ed è la festa anche di ciascuno di noi, perché la Risurrezione di Gesù dà la possibilità a tutti noi di poter sconfiggere e vincere il male: ci dà la possibilità di essere delle persone nuove, redente.
Con questa festa di Pasqua vediamo che la morte non è più l’ultima parola sulla vita; con la Risurrezione di Cristo vediamo che la morte è solo un passaggio, vediamo che le situazioni tristi e dolorose che il mondo subisce possono diventare un “passaggio” dalla vita vecchia alla vita nuova, da una vita fondata su se stessi a una vita fondata sull’amore! La Resurrezione di Gesù offre la possibilità di vedere che è sempre possibile avere una felicità piena, una vita nuova. La Pasqua ci riempie del dono della speranza, di una novità.
Maria di Magdala, quando era ancora buio, si recò al sepolcro di Gesù, per rendergli onore, come facciamo noi con i nostri defunti, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro, e allora corse da Pietro e da Giovanni, e annunciò che avevano portato via il corpo del Signore.
Prima è stata Maria di Magdala a correre per avvisare i discepoli, e ora sono Pietro e un altro discepolo (quello che Gesù amava) a correre verso il sepolcro. Questo discepolo che Gesù amava è stato identificato come l’evangelista Giovanni, ma a me piace considerare che “quell’altro discepolo che Gesù amava”, che in questo brano non ha nome, mi piace pensare che “quell’altro discepolo” rappresenti tutti noi. Tutti noi siamo chiamati ad essere quel discepolo amato. Maria ha corso, Pietro e l’altro discepolo hanno corso, e anche tutti noi siamo chiamati a correre per raggiungere il Signore, tutti siamo chiamati ad andare a vedere, siamo invitati a cercare il Risorto.
Pietro e il discepolo giungono al sepolcro, e la tomba è vuota, con il sudario, la sindone, le bende. Vedono solo segni di morte, solo cose che hanno a che fare con la morte. Concretamente, in quel momento, non vedono segni di vita, ma vedono solo segni di morte. Ma il discepolo amato, vide e credette, anche se non ha visto Cristo risorto, ma ha visto solo la tomba vuota. Dal vedere la tomba vuota, ha compreso le parole che il Signore aveva detto, che dopo tre giorni sarebbe risorto. Cristo è Risorto!
Quella tomba, dono di Giuseppe di Arimatea, è ancora lì, a Gerusalemme, vuota, che testimonia la risurrezione. I Romani la avevano sepolta sotto un terrapieno, e successivamente era stata messa al centro di una Basilica, e oggi è meta di migliaia di pellegrini che vogliono sostare pochi attimi a contatto con la tomba che accolse il corpo di Gesù. Ora questa tomba è ricoperta di marmi, e purtroppo è contesa tra varie confessioni cristiane che ne rivendicano la proprietà (fragilità umana). Ma quella tomba è ancora lì, dove la trovarono Pietro e Giovanni, ed è ancora vuota.
Gesù è Risorto, e anche noi possiamo vivere da risorti, vivendo come ha vissuto Gesù: lui la vita l’ha donata, l’ha spesa per gli altri, l’ha vissuta amando tutti.
Vedendo tanti disastri, tante guerre, vedendo lo sfruttamento degli altri e tante situazioni di povertà, vedendo tanti atti di terrorismo che portano la morte, ci chiediamo: “Ma Cristo è veramente Risorto, oppure sta trionfando l’anticristo?” Forse il dominio di Satana lo stiamo portando noi, con tante leggi inique che oggi più che mai emergono, e che ci stanno facendo perdere tanti valori. Cristo è Risorto, ma siamo noi, con il nostro comportamento, che stiamo lasciando campo libero al demonio. Stiamo togliendo i segni cristiani dalla nostra vita: si tolgono i crocifissi dalle scuole e da altri ambienti, per non offendere la sensibilità di altri, viene tolta la preghiera…, e noi stiamo perdendo il valore di Dio e della Croce.
Se mettiamo sempre Dio al centro delle nostre scelte, allora nella nostra umanità, nei nostri governanti, non ci sarà più spazio per il male, per l’odio, per le leggi inique che svalutano i veri valori, ma ritornerà l’amore e la pace.
Cristo è Risorto dai morti, e ci offre il dono della speranza, di qualcosa di nuovo e di positivo.
Accogliamo Cristo Risorto nella nostra vita.