Maria Madre di Dio 1 gennaio - Sito di don Antonello

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Maria Madre di Dio 1 gennaio

Liturgia della Parola > Natale

Maria Madre di Dio

Ieri pomeriggio abbiamo ringraziato il Signore per i doni che ci ha concesso nell’anno passato, e oggi, primo giorno del Nuovo Anno, lo ringraziamo per questo nuovo tempo che ci concede di vivere.
La messa del primo dell'anno, in ogni parrocchia, sembra quasi che sia esclusiva per le persone anziane. Sono proprio queste persone di una certa età che salutano i primi bagliori del nuovo anno. Il resto delle persone si riposa in questo periodo di feste e dopo la notte di San Silvestro, che è stata piena di strepito, dove ci sono stati tanti brindisi e dove si sono fatti tanti auguri perché sia una anno pieno di cose buone e perché sia una anno benevolo per la salute, per la fortuna e per il lavoro.
Queste cose che ci auguriamo sono anche buone e giuste, ma le più belle parole che possiamo rivolgere agli altri, come augurio, sono quelle parole pronunciate dal Signore stesso, come troviamo nel Libro dei Numeri: "Ti benedica il Signore e ti custodisca. Faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace". Dovrebbe essere questo il miglior augurio che rivolgiamo alle nostre persone care.
Siamo ancora nel Tempo di Natale, quando Maria, ci ha presentato il Volto di Dio nel bambino nato a Betlemme . Nei tempi antichi, Dio era temuto, si stava a distanza da Lui, non si poteva pronunciare il suo nome e non si poteva descrivere il suo volto, però, quel Dio temuto, ora è qui, vivo, palpitante, da guardare, da toccare, da abbracciare. Il filosofo Jean Paul Sartre, ateo, parlando di questo avvenimento della nascita di Gesù, lo descrive in questo modo, e dice: "Ecco la Vergine ed ecco Giuseppe ed ecco il bambino Gesù (...). La vergine è pallida e guarda il bambino. Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne, e il frutto del suo ventre. L'ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. (...) Lo guarda e (Maria) pensa: 'Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio, e mi assomiglia'. E nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive".
Oggi è l’inizio del Nuovo Anno che Dio ci concede di vivere, ed è bello iniziarlo sotto la protezione di Maria; infatti il primo gennaio celebriamo la Solennità di Maria Madre di Dio: peccato che questa solennità, in conseguenza delle varie festività che si celebrano nella nostra società, peccato che la solennità della maternità di Maria venga celebrata in tono dimesso: tutti a riposarsi.
Ogni nuovo Anno che viviamo ha il suo inizio nel parto di Maria, e, attraverso il parto di Maria, Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi. È Dio il Signore del tempo e della storia. I nostri giorni sono nelle sue mani. Egli è in mezzo a noi per dirci cosa significa essere una vera famiglia, per mostrarci come dobbiamo vivere per essere figli dello stesso Padre ed essere tutti fratelli.
Maria, generando Gesù ha reso umano il volto di Dio e quel Bambino nato da lei porta la pace e accende in noi la bontà. Il primo dell’Anno, oltre che essere dedicato a Maria Madre di Dio, è anche il giorno della Pace: se tra di noi vogliamo vivere in pace, senza litigi, nel nostro cuore ci deve essere Cristo, e se desideriamo che ci sia la pace nel mondo dove oggi regna la guerra, dobbiamo intensificare la nostra preghiera, e portare Dio, portare Gesù nel cuore di ogni uomo. Solo Dio e Cristo sono la vera Pace.
Uniamoci ai pastori che fanno visita a Gesù, e saremo sicuri di essere benedetti da Dio, e saremo sicuri di essere accolti dall’amore della Madre, di nostra Madre Maria.
Dio e Maria Santissima, nostra Madre, continuano a elargirci le benedizioni e il loro amore: cerchiamo di non perdere queste benedizioni solo perché siamo stati pigri e non abbiamo accolto il loro amore misericordioso.

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