Presentazione di Gesù al Tempio - Sito di don Antonello

Sito di don Antonello
Vai ai contenuti

Presentazione di Gesù al Tempio

Liturgia della Parola > Tempo Ordinario
Presentazione di Gesù al Tempio


 Questa festa della Presentazione di Gesù al Tempio, è una festa importante per tutti noi cristiani, ma è in particolar modo importante per le persone della vita consacrata e per i religiosi, le suore e le persone consacrate, che tempo fa hanno "consacrato”, hanno “donato” la propria vita a Gesù, per essere testimoni del suo amore tra gli uomini, e che con la loro vita e con le loro parole cercano di essere “Luce” per gli altri: nella festa odierna Gesù è "presentato" al cospetto di Dio, e allo stesso modo i religiosi e le persone consacrate, oggi vogliono riconsegnare la loro vita alla tenerezza di Dio e al servizio degli altri.
Il semplice gesto delle candele che abbiamo acceso all’inizio di questa Liturgia, ci ricorda che oggi è la festa della Luce, e ci mostra che Gesù è la Luce per ogni uomo e per ciascuno di noi.
Nel Tempio è presente il vecchio Simeone che, prendendo il Bambino tra le sue braccia esclama: "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo, Israele". Prendendolo tra le sue braccia, Simeone, in quel bambino, vede la luce: coglie l'essenziale, e vede che Gesù è la luce. In questo bambino, Simeone scopre che Dio è venuto, che siede accanto a noi e ci illumina.
Sono passati 40 giorni da quando abbiamo celebrato il Natale, e oggi viviamo la “presentazione” del Signore, la sua offerta a Dio, secondo quanto prescriveva la legge di Mosè, che voleva che il primogenito fosse offerto a Dio e che poi dovesse essere riscattato offrendo una coppia di tortore o di giovani colombi.
Questa celebrazione deve ricordare anche a tutti noi che la vita appartiene a Dio e che dobbiamo riconoscere che la nostra vita è un dono che abbiamo ricevuto da Lui. E allora non sono solo le persone consacrate che devono “offrirsi” al Signore, non sono solo le suore, ma anche tutti quanti noi, oggi, dobbiamo “presentarci” a Dio, offrendo la nostra vita a Lui e ai fratelli.
Già all’inizio della sua vita Gesù è offerto al Padre, è stato donato a Dio, e Gesù ripeterà questo gesto tantissime volte nella sua vita, fino ad arrivare alla sua morte in Croce. Fin dall’inizio Gesù è un dono al Padre, e Dio Padre ne fa un dono per tutta l’umanità, offrendoci Gesù come un dono per ciascuno di noi.
La vita che abbiamo è un dono di Dio: oggi, la vita che abbiamo, offriamola completamente a Dio. Da lui l’abbiamo ricevuta, a Lui dobbiamo donarla con un atto di amore, cercando di essere sempre pienamente disponibili ai nostri fratelli, a immagine di Gesù che si offre a Dio e si offre a ciascuno di noi, per la nostra salvezza. Riviviamo anche noi l’esperienza di Simeone che, dopo che ha preso Gesù tra le sue braccia, esclama “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua Parola, perché i miei occhi hanno visto la salvezza”, e questa salvezza è Gesù.

Torna ai contenuti